Breve trama
Zambot 3 racconta la storia della famiglia Jin, discendente di una civiltà aliena fuggita sulla Terra secoli prima. Quando l’umanità viene attaccata dall’impero alieno dei Gaizok, i Jin si rivelano al mondo e mettono a disposizione le loro tecnologie avanzate, tra cui il robot Zambot 3. Il giovane Kappei Jin, insieme ai cugini Uchuta e Keiko, diventa il pilota del robot per difendere il pianeta. Tuttavia, gli umani non accolgono con gratitudine la famiglia Jin: anzi, li accusano di essere la causa dell’invasione, trasformandoli in reietti e perseguitati.
Personaggi principali
- Kappei Jin – Protagonista, giovane impulsivo e coraggioso, pilota dello Zambo Ace e parte integrante di Zambot 3.
- Uchuta Jin – Cugino di Kappei, pilota dello Zambo Magnum, razionale e riflessivo.
- Keiko Jin – Cugina di Kappei, pilota dello Zambo Tank, determinata e sensibile.
- La famiglia Jin – Discendenti alieni che portano sulla Terra la tecnologia per costruire Zambot 3.
- Gaizok – Razza aliena nemica, responsabile dell’invasione della Terra.
Anno di messa in onda
- Giappone: 8 ottobre 1977 – 25 marzo 1978 su Nagoya TV, 23 episodi.
- Italia: mai trasmesso negli anni ’70-’80 per i contenuti troppo drammatici. Arrivò solo in tempi recenti, grazie all’home video e alle piattaforme di streaming dedicate agli anime classici.
Curiosità
- Zambot 3 è considerato uno degli anime più cupi e maturi degli anni ’70: racconta non solo la lotta contro gli alieni, ma anche la discriminazione e l’odio verso chi è diverso.
- Il robot è formato dall’unione di tre veicoli (Zambo Ace, Zambo Magnum e Zambo Tank) pilotati rispettivamente da Kappei, Uchuta e Keiko.
- La serie non si limita a mostrare battaglie spettacolari: molte puntate affrontano temi come la sofferenza civile, la morte innocente e il prezzo della guerra.
- Il finale è tristemente famoso: uno dei più drammatici e tragici dell’intera storia degli anime robotici.
- La sigla originale giapponese, Combattler Zambot 3, fu cantata da Ichirō Mizuki, storica voce delle sigle anime.
- Yoshiyuki Tomino, autore della serie, venne poi soprannominato “Tomino la Tomba” (Tomino no Shinigami) per il suo stile che non risparmia mai i drammi e le morti, come si vedrà anche in Gundam.
